I poveri non si contano, si abbracciano.
L’augurio per tutta l’umanità è che il Bambino nato nella grotta continui ad amarci abbracciando noi poveri mortali.
Buon Natale
Tommaso Maria Ferr
Se vuoi la pace, cerca la pace
“Cerca la Pace, il grande dono di Dio, l'unica gioia che non si può godere nel male, l'unica gioia perfetta che è frutto del bene”. Queste sono le parole che la Venerabile Rachelina Ambrosini scrisse in un tema all’età di 13 anni...
Jasmine, la bambina venuta dal mare
Jasmine è la bambina venuta dal mare. Undici anni. Partita dalla Sierra Leone, imbarcata a Tunisi. Salvata in un punto oscuro del Mediterraneo tra l’Africa e l’Italia...
I bambini in guerra
Gaza – Leopoli, un lungo ponte di aiuti abbiamo fatto pervenire in un’emergenza che provoca solo dolore.Nel 2024 sono state organizzate 5 spedizioni di generi di prima necessità per i neonati e bambini di prima fascia...
L’editoriale “Pane nostro”
di Mariano Ragusa
Rachelina “Nel silenzio di Dio, missionaria di fede e carità”
di Sr Francesca Caggiano
Riflessioni sul “Pane quotidiano”
di don Dante Carraro
Saluti del direttore “Carissimi”
di Raffaella Ferri Dal fronte delle missioni
Madagascar, “Se la coperta è corta”
di Felaniaina Andriananja
Uganda, “La guerra è benzina sul fuoco della povertà”
di Padre Natalino Vura
Sierra Leone, “Ho un banco sulla testa”
di Adama Kamara
Mali – Italia, “Ero schiavo”
di Acey Bakary
Eritrea, “Da Asmara con amore” di Sr Elisa Kidané. Università e Opportunità Ambasciatori di Pace
di Vincenzo Maria Ferri
“Seminare il buono del futuro”
La vita non va sempre nella direzione che avevamo immaginato o desiderato. In questi casi, è indispensabile evitare di sprecare tempo in pianti e lamenti, al contrario bisogna utilizzarlo per cercare di superare rapidamente il problema e andare avanti. Spesso le nostre organizzazioni vivono tra la nostalgia di un passato glorioso e la preoccupazione di non essere all’altezza del futuro. Il presente costituisce l’unica dimensione temporale in cui, come persone e organizzazioni, possiamo raccogliere il buono del passato e seminare il buono del futuro. Gli eventi, per come si sono sviluppati nel post – pandemia, nella messa a fuoco delle misure di ristoro prima, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono stati abbondantemente stravolti da una globalizzata crisi che ha il suo punto nevralgico nella guerra in corso dall’occupazione sovietica in Ucraina e che fa migliaia di innocenti vittime in Africa. Un mercato alimentare e di materie prime fermo a tanti chilometri di distanza ha riportato indietro nel tempo milioni di persone al ricordo di carestie e fame. Un quotidiano lamento, un accorato appello per far sì che qualcosa arrivi ci viene drammaticamente manifestato dai nostri amici e collaboratori impegnati nelle missioni, laddove mentre ci preoccupavamo di fare prevenzione sanitaria e scolastica si è aggiunta quella alimentare. “Che cosa possiamo fare ?” ci siamo chiesti. La riposta univoca è stata quella di continuare a fare, cercando di non farci imbrigliare in un quadro critico e non rinunciare a dare voce e speranza. Per questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti se vogliamo sentirci vivi e consapevoli delle responsabilità che abbiamo voluto assumerci. Sono “le difficoltà”, diceva Clive Staples Lewis “che spesso preparano persone normali a un destino straordinario”, quel destino che vogliamo condividere con chi non può aspettare, non può urlare: “Ho fame”.
Tommaso Maria Ferri, presidente della Fondazione Ambrosini.
Sud Sudan,
La fame: una sfida da affrontare
La fame nascosta è tra le minacce più grandi dell’umanità. Colpisce oltre 850 milioni di persone in tutto il mondo. Ciononostante, quante volte i giornali pubblicano articoli al riguardo, o quanti servizi televisivi vengono prodotti sull’argomento?
Gli affamati rimangono pressoché invisibili, e quanti non riescono a sfamarsi soffrono in silenzio. Solo quando si verificano enormi disastri naturali, come terremoti, alluvioni o cicloni, vediamo la triste realtà di vivere rischiando ogni giorno la fame.
La Fondazione Rachelina Ambrosini rappresenta, per i poveri e gli affamati un’ancora di salvezza che aiuta a costruire un futuro migliore.
In Italia nel 2022 abbiamo assistito 240 famiglie. Distribuiti lo scorso anno nelle missioni 730.000 pasti.
#aiutacianchetuavincerelafame
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