Giovedì 13 dicembre 2012 è stata posta la prima pietra o, forse, è meglio precisare il primo palo, della Casa degli Aquiloni, centro di accoglienza per i mille abitanti del villaggio di Leitre, provincia di Sandaun in Papua New Guinea, diocesi di Vanimo. È stato affidato nelle mani della Rev.da Madre Teodora Juan, delle Suore Missionarie Catechiste di Santa Teresa di Gesù Bambino di Tayabas, il progetto per la realizzazione di una struttura che nel rispetto della natura arriva quale dono di Natale.
Nuova vita, attraversando con il cuore quattro continenti. La Fondazione Ambrosini raggiunge un lembo di terra dove tanti bambini potranno finalmente andare a scuola con Suor Rosenda Almagra, proveremo a migliorare le condizioni di vita e salute di una popolazione, giovane solo per l’alta incidenza di mortalità, insediata in un villaggio primitivo nella folta giungla, quasi impenetrabile. Vi ci arrivi solcando corsi d’acqua con mezzi di fortuna, per chi non conosce cosa sia la buona sorte se non la gioia della vita da affrontare sempre con il sorriso e l’allegria di una danza di benvenuto. Natale è qui.
Sette ore di fuso orario e trenta gradi in più e tanti, tanti, tanti amici. Quante sorprese riservatemi. La sacra ospitalità asiatica dell’ambasciatrice delle Filippine presso la Santa Sede Mercedes A. Tuason, la simpatia dell’ambasciatore dell’Australia Tim Fischer, l’amicizia dell’ambasciatore di Timor Est Armindo Pedro Simoes, le premure di Miss Josie Bantug, il calore e l’allegria del Cardinale Tagle, lo stupore del nunzio apostolico mons. Pinto, la riconoscenza della Presidenza della Repubblica Filippina e poi suor Marieta con i nostri bambini.
Torno in Italia ricaricato anche spiritualmente. Tutte le Chiese sono con le porte aperte, spalancate ad annunciare il dono di Natale, la nascita del Bambino Gesù. I ragazzi cantano con il cuore il Suo arrivo. All’aeroporto, tra le strade della caotica Manila, nel silenzio della radura della giungla, sull’uscio di ogni casa, ricca o povera, la gente ti sorride, ti ricorda tutto quello noi abbiamo dimenticato: Chi festeggiamo.
Tanti Auguri
Tommaso Maria Ferri