Mercoledì 11 luglio 2018
Palazzo Ambrosini, Corso Luigi Cadorna, 6 - Venticano
Davanti alla sofferenza siamo tutti uguali.
Non è una questione di schieramenti politici, è una faccenda che ha a che fare con il diritto umano alla vita. Poter avere l’opportunità di accedere a tutti quei beni di prima necessità che sono l’alimentazione, la cura nella malattia, il saper leggere e scrivere, sono quegli elementari diritti che possono consentire a ogni essere umano, a ogni latitudine, di vivere liberi perché uguali.
“Mio fratello è Africano” parla a noi di accoglienza, davanti alla disperazione di un prossimo che non possiamo sapere da cosa scappa, non immaginando le reali condizioni di chi ha riposto nelle nostre mani la propria speranza, affidandoci il suo cuore.
L’iniziativa, che probabilmente ai più può apparire una provocazione del tempo, è invece un appuntamento che da sette anni ci vede impegnati insieme ai Medici con l’Africa Cuamm, organizzazione umanitaria che anni fa la lanciò con questo slogan, per parlare anche di salute globale, argomento sempre più attuale, in un mondo sempre in cammino, sempre più vicino.
L’iniziativa è occasione per un incontro con i numerosi profughi presenti sul territorio, tesa a sostenere il dialogo interculturale ed interreligioso, parlare di salute globale, nonché promuovere la conoscenza del mondo del volontariato ad ogni latitudine.
Nel corso della manifestazione saranno consegnati gli attestati di merito a tutti i ragazzi che hanno frequentato “La Scuola dei 100 Paesi”.
Programma:
- Presentazione della giornata;
- Preghiera multi religiosa;
- Proiezione di un cortometraggio realizzato in luogo di missione “Io vengo da Qui”;
- Premiazione degli studenti della Scuola dei 100 Paesi;
- Musica multietnica;
- “Selfi&Africa”;
- Visita della mostra realizzata con i lavori degli studenti delle Scuole della provincia di Avellino.