"Io o Nessuno, Essere o non Essere”.
“Colui che ci ha dotati di una mente sì vasta da vedere il prima e il dopo, non ci largì questa capacità col divino don della ragione, perché ammuffisca senz’essere usata”. (Atto 3, Sc. 8)
Quante strade confondono gli uomini. Ascoltare le sirene di un mondo che, per farti notare, ti chiede di fare rumore e di non chiudere le orecchie con la cera. Ulisse resistette davanti alle Sirene, mise in campo l’astuzia davanti al potere rappresentato dal Ciclope.
I suoi amici preferirono non restare soli, essere trasformati dal potere oscuro della magia e lasciarsi ammaliare dalle false voci per poi restare prigionieri. Cosi come noi che, oggi, siamo portati a chiederci se è bene vivere una vita omologata o, per amore della verità, correre il rischio di restare soli.
“Essere o non essere”, vivere o morire, ripeteva Amleto nella sua enigmatica frase. Qui non si tratta di una fine fisica, ma del rischio di chiudersi ai sentimenti di libertà, di amore verso il prossimo e di uguaglianza nella diversità. Era questo il viaggio introspettivo che fece Ulisse che, per conquistare nuovi equilibri e ridisegnare i propri confini, viaggiò mettendo a rischio ciò che più gli era caro: la famiglia.
Amleto fece altrettanto, chiedendosi ripetutamente se era quello il vero modo di vivere o era preferibile impazzire all’idea di dover essere costretto da quanto, per motivi contingenti, doveva fare: la vendetta, la morte, la maledizione.
È questa la nostra Odissea, un viaggio che continua con la vita, le nostre storie, raccontate da Omero, Walcott, Joyce, perché l’Odissea è un poema scritto ogni giorno da quelle migliaia di profughi che affrontano lo stesso mare attraversato da Ulisse.
Affidarsi all’acqua o alla materia grigia (il teschio di Amleto)? La risposta è nella salvezza dell’Umanità.
Venerdì 22 gennaio 2016 prenderà il via il progetto educativo “Vinci l’indifferenza e conquista la Pace” organizzato dalla Fondazione Rachelina Ambrosini in collaborazione con gli studenti delle scuole superiori di Salerno.
Il progetto consiste nel far conoscere ai ragazzi la realtà del volontariato, e soprattutto far sperimentare operativamente l’importanza, la gioia e anche la fatica di fare qualcosa per gli altri in maniera gratuita.
Il progetto è articolato in due momenti:dopo alcuni incontri formativi con lezioni condotte da esponenti impegnati con la fondazione Ambrosini, gli studenti potranno svolgere una sorta di tirocinio nelle ore pomeridiane, sperimentando personalmente cosa significare donare il proprio tempo ed energie per gli altri.
Nel periodo estivo, è previsto un campo scuola, anticamera per chi vorrà, di un’esperienza missionaria all’estero. Un progetto d'impegno sociale per far diventare i ragazzi di oggi buoni cittadini del domani.
Vi aspettiamo venerdì 22 gennaio alle ore 15 presso la Chiesa di San Demetrio Martire alla via Dalmazia in Salerno, salone "Rachelina Ambrosini".
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